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Il Ministero della Giustizia ha pubblicato i dati statistici relativi all’andamento delle mediazioni nel primo trimestre 2015

Analizzando le materie in cui si ricorre alla mediazione, risulta evidente come i contratti bancari rappresentino le controversie maggiormente trattate (25,6%). A seguire: i diritti reali, con una percentuale del 13,2%, la locazione (11,4%) e il condominio (10,7%). Le mediazioni protocollate nel primo trimestre 2015 sono in totale 4.900, di cui l’80% rientrano nelle materie obbligatorie, lo 0,6% in quelle previste da clausola contrattuale, il 9,5% nelle volontarie, il 9,8% in quelle demandate dal giudice. Secondo un’analisi delle mediazioni definite per area geografica, il Nord-Ovest risulta essere la zona d’Italia con la più alta percentuale di definizioni (25%), segue il Centro (23%), poi il Sud (21%), il Nord-Est (20%) ed infine le Isole (11%).

Per quanto riguarda invece il trend di comparizione dell’aderente per materia, le successioni ereditarie sfiorano oltre il 66%, a cui segue la divisione con il 60% e i diritti reali (56%). A seguire: l’affitto di aziende, il condominio, la locazione, etc. Facendo un’analisi dell’esito per materia con aderente comparso, i contratti bancari risultano quelli dove l’accordo è più difficilmente raggiungibile: nel 93% dei casi le mediazioni si chiudono con verbale di mancato accordo. Al contrario, i patti di famiglia sono la materia dove si è raggiunto un accordo positivo nel 43% dei casi. Nelle scelta tra ODM privato e pubblico, le parti in lite, preferiscono l’Organismo di natura privata per tentare la conciliazione.

La mediazione civile, oltre a confermarsi come uno strumento economico rispetto al giudizio, si distingue per la rapidità: 99 giorni in media per arrivare a definire un accordo tra le parti.

Documento scaricabile: Statistiche Ministero Mediazione Civile al 31 marzo 2015