Nuove linee guida da Governo e da CNF
Il Cnf ha manifestato piena solidarietà verso gli Organismi di Mediazione, i quali continuano a garantire la continuità dell’attività giudiziaria, anche in via telematica, ai sensi della nota dell’8/05/2020 “Suggerimenti agli Organismi di Mediazione Forense in merito al d.l. 17 marzo 2020 n. 18 convertito in legge 24 aprile 2020 n. 27”.
Parallelamente possiamo constatare in questo periodo di stallo tra la giustizia telematica ed il rientro nelle Aule dei Tribunali molti stati di agitazione da parte dei liberi professionisti in merito all’assenza di un protocollo unico valido per tutti i Tribunali italiani, i quali dal 18 maggio si ritrovano ancor di più nel caos a causa di un sistema giudiziario reso ancora più colmo dalla crisi che stiamo vivendo, che investe più che mai anche il piano giuridico. Si assiste infatti ad un’applicazione diversificata sul territorio nazionale della normativa d’urgenza, che comporta incertezze e dubbi interpretativi che sono stati considerati concrete lesioni dei diritti dei cittadini, motivo per cui viene richiesto con urgenza al Ministero della Giustizia un intervento di carattere interpretativo in relazione alla concreta applicazione della sospensione dei termini processuali, anche nell’ambito dei procedimenti esecutivi, sull’applicabilità per analogia della disciplina della sospensione feriale di cui alla legge 7 ottobre 1969, n. 742 successivamente modificata dalla legge 162/2014.
Per le problematiche espresse è fondamentale incrementare la Mediazione, descritta dallo stesso CNF, come “un valido strumento per gli avvocati che possono proporre ai propri assistiti un metodo di soluzione dei conflitti rapido ed efficace, che garantisce la tutela dei diritti e favorisce il raggiungimento di accordi con efficacia esecutiva”.
Risulta per questi motivi necessario più che mai divulgare l’impatto positivo che la Mediazione può avere nel sistema giuridico italiano, per professionisti del settore e non che desiderano una risoluzione alternativa dei contenziosi in materia civile e commerciale, gestendo le controversie partendo prima di tutto dall’interesse reciproco delle parti, mantenendo una logica win – win: una soluzione ottimale, nella quale nessuna delle parti coinvolte può perdere o danneggiarsi.
In che modalità possono essere svolti i suddetti incontri?
Attualmente resta disponibile la possibilità di svolgere gli incontri di mediazione in via telematica, ma con una novità: il Cnf ha consentito, in assenza della preferenziale modalità di incontro da remoto, la definizione delle modalità di svolgimento degli incontri di mediazione con la presenza delle parti, previa intesa con le istituzioni sanitarie, garantendo il rispetto delle regole prescritte per la prevenzione del contagio da Covid-19.
Nota che, giorni dopo, ha trovato conferma ai sensi del D.p.c.m 17 maggio 2020, con riferimento alle schede tematiche relative ai principali settori di attività, le quali contengono indirizzi operativi specifici finalizzati a fornire uno strumento sintetico e immediato di applicazione delle misure di prevenzione e contenimento di carattere generale.
In particolare, in ogni scheda pubblicata in Gazzetta Ufficiale sono indicate le diverse misure di prevenzione e contenimento, riconosciute a livello scientifico, per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali: norme comportamentali, distanziamento sociale e contact tracing. Le indicazioni in esse contenute si pongono inoltre in continuità con le indicazioni a livello nazionale, in particolare con il protocollo condiviso tra le parti sociali, approvato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, nonché con i criteri guida generali di cui ai documenti tecnici prodotti da INAIL e Istituto Superiore di Sanità, con il principale obiettivo di ridurre il rischio di contagio per i singoli e per la collettività in tutti i settori produttivi ed economici.
Di seguito il testo:
UFFICI APERTI AL PUBBLICO
Le presenti indicazioni si applicano al settore degli uffici, pubblici e privati, degli studi professionali e dei servizi amministrativi che prevedono accesso del pubblico.
– Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione.
– Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5°C.
– Promuovere il contatto con i clienti, laddove possibile, tramite modalità di collegamento a distanza e soluzioni innovative tecnologiche.
– Favorire l’accesso dei clienti solo tramite prenotazione, consentendo la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale (vd. punto successivo).
– Riorganizzare gli spazi, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti (ed eventuali accompagnatori) in attesa. Dove questo non può essere garantito dovrà essere utilizzata la mascherina a protezione delle vie aeree.
– L’area di lavoro, laddove possibile, può essere delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
– Nelle aree di attesa, mettere a disposizione soluzioni idro-alcoliche per l’igiene delle mani dei clienti, con la raccomandazione di procedere ad una frequente igiene delle mani soprattutto dopo il contatto con riviste e materiale informativo.
– L’attività di front office per gli uffici ad alto afflusso di clienti esterni può essere svolta esclusivamente nelle postazioni dedicate e dotate di vetri o pareti di protezione.
– L’operatore deve procedere a una frequente igiene delle mani con soluzioni idro-alcoliche (prima e dopo ogni servizio reso al cliente).
– Per le riunioni (con utenti interni o esterni) vengono prioritariamente favorite le modalità a distanza; in alternativa dovrà essere garantito il rispetto del mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro e, in caso sia prevista una durata prolungata, anche l’uso della mascherina.
– Assicurare una adeguata pulizia delle superfici di lavoro prima di servire un nuovo cliente e una adeguata disinfezione delle attrezzature.
– Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni ed escludere totalmente, per gli impianti di condizionamento, la funzione di ricircolo dell’aria.
Possiamo senza dubbio considerare la Fase 2 un nuovo inizio, che dà spazio a nuove soluzioni per garantire la continuità dell’attività giudiziaria, seguendo modalità che potremmo ad oggi definire miste: tra la più agevolata via telematica e le forme in presenza, con tutte le accortezze del caso.
Mediatori Professionisti Roma continuerà, seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite e tenendo conto delle diversificate modalità di svolgimento degli incontri, a garantire un servizio che possa essere d’aiuto nel periodo critico che il nostro Paese e il settore Giustizia stanno vivendo, perché oggi più che mai #lagiustizianonsiferma