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Lo scorso 20 marzo Paolo Cesareo, fondatore di A.P.A.C.I. (Associazione Professionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) e di CSF Lab (società di coaching, servizi e formazione) ha tenuto un webinar sul portale Facebook del progetto Amministratore crescente, sulla tematica dello smart working e delle tecnologie cloud a supporto delle aziende.

Un seminario interessante, che ha coinvolto anche Peter Lewis Geti, avvocato, nonché amministratore condominiale, il quale ha portato la sua esperienza professionale anche come docente universitario.

Lo smart working, termine che sentiamo pronunciare ormai quotidianamente, “è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali, organizzato per fasi e obiettivi e stabilito mediante accordo tra datore di lavoro e dipendente, per conciliare tempi di vita e lavoro del lavorare e, al contempo, favorirne la produttività”, spiega Paolo Cesareo.

Secondo Peter Lewis Geti “L’università è molto indietro –racconta- I regolamenti sono vecchi, mancano le infrastrutture e le strutture a cui fare riferimento per organizzare lezioni online.. ma – aggiunge- ci sono alcune facoltà più progredite rispetto ad altre, così come alcuni master che consentono le lezioni online”. È giunto il momento del cambiamento forzato: università, Pubblica Amministrazione e tanti altri settori non possono più esimersi dall’adozione di strumenti tecnologici che consentano di lavorare anche a distanza e di mantenere alto il livello di produzione. “Dall’esperienza attuale che stiamo vivendo, –afferma Cesareo- riusciremo a vedere gli effetti positivi di questa tempesta epocale”.

Secondo alcuni dati estrapolati dagli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, il fondatore di APACI riporta: “nel 2017 il 56% delle grandi aziende italiane ha adottato politiche di smart working, seguito da un 24% delle PMI e dal 9% delle PA”; molti manager e capo-area si ritengono soddisfatti di questa modalità lavorativa.

Ma, per far sì che tale pratica prenda piede, ottenendo risultati produttivi e soddisfacenti per impresa e lavoratore, è necessario dotare la propria azienda di tool specifici, software e applicazioni, che consentano di lavorare da remoto, archiviare file e lavorarci su contemporaneamente, organizzare agende e attività da fare, consentendo a tutto il team di tenere traccia dei lavori eseguiti. Molto utili, inoltre, sono le varie piattaforme disponibili sul web, alcune con installazione, altre senza, che consentono di programmare e partecipare ad appuntamenti o riunioni online.

Gli strumenti che un’azienda possiede, al giorno d’oggi, sono infiniti ed è sempre opportuno -raccomanda Cesareo- “organizzare la propria agenda cercando di lasciare uno spazio settimanale per una call di gruppo, in cui confrontarsi con il resto del team o con i colleghi più stretti”.