Il disegno di legge, di recente approvato, ha stabilito come obiettivi maggior efficienza della giustizia, semplificazione e riduzione dei riti, diminuzione di tempi e costi. Ma ha anche determinato sin da subito numerose proteste da parte degli addetti ai lavori.
Il disegno di legge di riforma si articola in una delega al Governo finalizzata a:
- efficienza del processo civile,
- revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie.
La mediazione risulta impoverita: è stata ridimensionata la casistica per la quale è richiesto il ricorso alla mediazione obbligatoria, nello specifico in alcuni settori ove si è già riscontrata un’esperienza negativa come la responsabilità sanitaria, i contratti finanziari, bancari e assicurativi.
Al contrario, nel procedimento per lo scioglimento delle comunioni la mediazione ha dato esiti positivi, pertanto si intende introdurre un nuovo e speciale procedimento di mediazione, condotto da un mediatore, avvocato o notaio, iscritto in un elenco speciale, il quale, in ipotesi di esito negativo della mediazione, stilerà una relazione finale, che sarà impiegata come base per il susseguente contenzioso giudiziale.