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L’Associazione Nazionale delle compagnie Assicurative Italiane (ANIA) sta sperimentando un progetto  di blockchain nel settore assicurativo. La tecnologia blockchain, che è una sorta di rete di condivisione informatica, verrà utilizzata nelle controversie durante la fase precontenziosa, all’interno di un progetto nato in collaborazione con Reply, CeTIF di Milano (Centro di ricerca su Tecnologia, Innovazione e Servizi Finanziari), facente parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, e IVASS (Istituto per la Vigilanza Assicurativa). Le imprese di assicurazione e i loro clienti avranno la possibilità di risolvere le loro liti, al di fuori dell’aula giudiziaria, con garanzia di trasparenza e sicurezza delle transazioni e dei negoziati. Lo strumento utilizzato è quello dello scambio degli importi, che vengono inseriti nella piattaforma dalle controparti, attraverso il meccanismo dell’asta cieca. In pratica, la compagnia e il legale del cliente inseriscono sulla piattaforma le rispettive proposte economiche per la chiusura del sinistro, con l’avvio contestuale di un processo che prova ad avvicinare le parti con cinque tentativi. In caso di accordo la piattaforma emette automaticamente un contratto certificato, che non può essere in alcun modo manomesso e che ne sancisce la risoluzione. In caso di mancato accordo, invece, la piattaforma emette un contratto che sancisce la distanza tra le parti. I parametri per il raggiungimento dell’accordo sono stati definiti dalla sperimentazione e accettati dal cliente e dal suo legale, oltre che garantiti dal Trusted Smart Contract su blockchain, protocollo informatico che facilita l’esecuzione di un contratto. A tale progetto hanno aderito ben otto compagnie assicurative: Axa, Cargeas-Bnp Paribas Cardif, Cattolica Assicurazioni, Generali Italia, Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazione, Reale Group, Sara e Zurich. “Grazie a questa iniziativa – ha detto la presidente di ANIA, Maria Bianca Farina- intendiamo sperimentare in modo concreto ed efficace le potenzialità offerte dalla tecnologia blockchain, applicandola a un caso di primo utilizzo, altamente vantaggioso per il nostro settore. Questo ci consentirà –ha concluso- di implementare e sfruttare i vantaggi identificati durante l’esperimento, per facilitare il funzionamento di tutte le aziende”.