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La UNCITRAL, commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale il 26 giugno scorso ha approvato nella sede ONU di New York una convenzione e un modello di legge per l’immediata esecutività degli accordi raggiunti nell’ambito di procedure di mediazione internazionale. I documenti completano il ​​quadro ADR per le controversie internazionali.

Il dibattito si è concluso dopo tre anni, con la partecipazione di 85 stati membri e 35 organizzazioni governative e non governative internazionali. La convenzione, denominata “Singapore convention on mediation” verrà sottoposta all’approvazione definitiva dell’assemblea generale dell’ONU nel corso di quest’anno e la cerimonia per la prima sottoscrizione si svolgerà a Singapore il primo agosto 2019. Anche il modello di legge sarà sottoposto all’assemblea Generale delle Nazioni Unite, appena saranno predisposte le linee guida per l’adozione.  Nella redazione dei due documenti, il Working Group II ha avuto come punto di riferimento la convenzione di New York del 1958 sull’arbitrato internazionale, che prevede il riconoscimento e l’esecutività dei lodi arbitrali eseguiti nei Paesi sottoscrittori della convenzione. Sessant’anni dopo, la commissione ha più volte auspicato per la “Singapore convention on mediation” la stessa fortuna avuta con la convenzione di New York, oggi sottoscritta da 159 Paesi. Le principali caratteristiche della convenzione di Singapore riguardano la terminologia, la facilitazione dell’applicazione degli accordi internazionali per controversie commerciali, la modalità e l’ambito di applicazione, le eccezioni all’esecuzione. Durante questi tre anni, la FIMC (Florence International Mediation Chamber) ha partecipato attivamente come osservatore alle sessioni del Working Group II, redigendo documenti, organizzando tavole rotonde tra le parti interessate e assistendo all’esperienza della Camera di Commercio di Firenze sull’applicabilità degli accordi transattivi derivanti dal D.lgs. 28/10, lo statuto italiano nel campo della mediazione.